Creta: la spiaggia di Kedrodasos


Immersa nel cuore del mediterraneo, l'isola di Creta è avvolta da acque cristalline e osserva da lontano le terre di Grecia, Turchia e Libia che la circondano con discrezione, quasi a guisa di guardiani.
Crocevia da secoli di culture e dominazioni diverse, il suo territorio offre un mix di cultura, arte, tradizioni ed un paesaggio dalla morfologia sempre varia, che ti porta in pochi km da spiagge paradisiache a gole montuose di intensa suggestione.

Il nostro viaggio alla scoperta dell'isola si è svolto nel Giugno 2022 con un itinerario di due settimane in auto on the road alla scoperta dei suoi angoli più preziosi.
Abbiamo diviso l'itinerario in quattro tappe principali, in modo che ognuna rappresentasse la base di partenza per esplorare una regione specifica di questa terra.


Itinerario


Heraklion
Per le prime tre notti la nostra base è stata un grazioso studio alle porte della città principale Heraklion, presso la struttura Marina Villa.
Elemento di assoluto interesse presente in città è il Museo Archeologico. In esso si trovano reperti in ottimo stato di conservazione delle culture Minoica, Greca e Romana, ben organizzati secondo logica temporale.

È tuttavia la cultura Minoica alla base della civiltà cretese e della quale si trovano le maggiori testimonianze sia all'interno del museo che in diverse aree dell'isola.
I resti del palazzo di Cnosso, ubicato a pochi km da Heraklion, è sicuramente la più rappresentativa di queste aree.   
Purtroppo vi è ben poco della struttura originale, ma alcune ricostruzioni avvenute nel secolo scorso per mano dell'archeologo inglese che ne ha scoperto i reperti, aiutano a farsi un'idea degli antichi fasti di questo celebre palazzo.

Per il resto Heraklion presenta una fortezza veneziana ubicata in prossimità del molo ed un centro città pedonale che onestamente non spicca per doti estetiche o di particolare interesse.

Museo Archeologico di Heraklion

Museo Archeologico di Heraklion

Molo di Heraklion e Fortezza Veneziana

Per le strade di Heraklion

Palazzo di Cnosso


Sempre con base nel capoluogo, abbiamo dedicato poi un'altra giornata per visitare la città di Rethymno e parte della sua regione di entroterra.
Rethymno, anch'essa capoluogo dell'omonima provincia, si presenta placida e graziosa, baciata dal mare della costa nord di Creta.
Camminare per le sue strade è piacevole, gli edifici del centro sono armonici e ben curati, si incontrano tante piccole botteghe artigianali e punti di ristoro sparsi un po' ovunque.
Anche qui è presente, su una collina che domina il mare, l'imponente sagoma di una fortezza risalente al periodo della dominazione veneziana, mentre un fotogenico faro segna il termine della passeggiata lungo l'antico molo cittadino.

Molo di Rethymno

Sul Faro di Rethymno

Per le vie di Rethymno

Fontana Raimondi

Per le vie di Rethymno

Lungo la costa di Rethymno

Costa nord di Creta


Nell'entroterra di Rethymno, dopo aver attraversato un bel paesaggio collinare, abbiamo visitato l'incantevole monastero Moni Arkadi
La struttura presenta un certo fascino decadente, la chiesa esprime al suo interno l'austerità e la spiritualità del culto ortodosso, mentre il giardino comunica un forte senso di pace grazie alle sue piante ben curate e il canto incessante degli uccellini.

Questo monastero ha avuto un'importante valenza storica per Creta, in quanto è stato roccaforte nell'ottocento della resistenza dei cretesi contro l'invasione Turca. Purtroppo la vicenda più nota ai posteri racconta il sacrificio di decine di vite umane che, stipatesi nel magazzino munizioni della struttura, hanno preferito farsi saltare in aria piuttosto che consegnarsi agli invasori.
Questa grande stanza è ancor oggi visitabile ed i segni sulle pareti della celebre esplosione inducono ad un momento di rispetto e raccoglimento.

Lasciato il monastero alle nostre spalle ci siamo fatti cullare dai dolci tornanti delle strade collinari e abbiamo chiuso la giornata nel villaggio di Amari, dove ho sorseggiato un ottimo caffè greco preparato da una simpatica padrona di locanda.


Moni Arkadi

Moni Arkadi

Moni Arkadi

Moni Arkadi

Valle di Amari
Sul campanile di Amari

Lasciataci alle spalle la zona di Heraklion, abbiamo sfruttato il percorso che ci avrebbe portato verso la seconda base del viaggio, il villaggio di Palekastro nell'est dell'isola, per visitare prima la penisola di Spinalonga con la bella spiaggia Kolokitha e poi la cittadina di San Nicolò.

A Kolokitha ci siamo immersi nel primo bagno in acque cretesi, anche se a volte abbiamo dovuto fare i conti con gli sbarchi di turisti dalle navi che usano far sosta in questo luogo come tappa dei tour locali.
Questo fenomeno crea in alcuni momenti della giornata un eccessivo affollamento per la capienza già molto limitata della spiaggia ed una conseguente riduzione della purezza del luogo.

San Nicolò si trova in posizione interessante tra il mare e una piccola laguna; potrebbe essere un vero gioiellino, ma purtroppo un'architettura degli edifici poco armonica e distante da canoni basilari di bellezza gli fa perdere decisamente questa opportunità.
Nel paesino abbiamo avuto modo di pranzare a base di pesce con prezzi davvero molto convenienti e dopo una passeggiata al crepuscolo per le sue strade ci siamo diretti a Palekastro per la nostra prima notte nell'est dell'isola.

Spiaggia Kolokitha

Spiaggia Kolokitha

Spiaggia Kolokitha

Pranzo epico a San Nicolò

San Nicolò

Paesaggi della costa nord

Tramonti a Creta


Palekastro ed Est di Creta
Del versante orientale abbiamo apprezzato la bella spiaggia di Vai, contornata dalle caratteristiche palme, e soprattutto le spiagge di Argilos e Mazida, due paradisi naturali situati più a sud della prima e che abbiamo avuto la fortuna di poter vivere con scarsa presenza umana.
Il mare trasparente e dai colori cangianti unito al profilo costiero fanno di questi luoghi delle vere perle da scoprire.

Da segnalare anche un hiking panoramico sulla gola di Zakros che ci ha portati poi sull'omonima spiaggia.


La baia di Vai

Baia di Vai


Baia di Vai


Baia di Vai

Baiai di Vai

Gola di Zakros

Argilos beach

Argilos beach

Argilos beach

Mazida beach

Il mare di Mazida


A Palekastro abbiamo appezzato il piccolo paesino ed in particolare la cena nella locanda Mythos dove ci siamo immersi nei sapori cretesi ad un prezzo ridicolo. A fine pasto ero così entusiasta che sono andato ad abbracciare le cuoche in cucina.

Indimenticabili cuoche della taverna Mythos



Sud di Creta
La giornata forse più faticosa del viaggio a Creta è stata quella che ci ha visti in cammino da Palekastro a Plakias per porre la successiva base nel sud dell'isola.
Abbiamo macinato tanti chilometri sotto un sole costante, attraversando un paesaggio sempre piuttosto monotono.

Il premio per questo sforzo è stato il trekking nella gola di Agiofaraggo che ci ha portato poi sull'omonima spiaggia.
Inutile dire che anche in tal caso siamo rimasti incantati prima dalla bellezza del canyon e poi dalle acque meravigliose del suo mare.

In questa lunga giornata siamo riusciti anche a visitare il villaggio marino di Matala, che si caratterizza per una bella baia contornata da roccia bianca in cui in passato hippy e amanti della natura avevano stabilito la propria dimora in piccole grotte.
Il villaggio oggi forza un po' troppo la mano sul suo passato hippy, votando la propria economia locale (bazar e ristoranti) ad uno stile stereotipato che scimmiotta la cultura dei figli dei fiori e che "paradossalmente" attrae un turismo ricco e capitalista.

In serata, esausti, siamo giunti a destinazione nella casa vicino Mirtyos che ci avrebbe ospitato per quattro notti. 
La stanchezza è stata cancellata dalla bellezza di una location che dominava la valle, un appartamentino con vista strepitosa fino a perdere l'occhio verso il mare, e l'accoglienza della padrona di casa che ci ha fatto trovare dolci alla crema e raki freddo.
Le forze sono tornate grazie questo benvenuto e ci hanno permesso un ultimo giro serale sul lungo molo di Plakias con tanto di cena a base di Souvlaki Pita.

Trekking nella gola di Agiofaraggo

Spiaggia di Agiofaraggo

Matala e le grotte sullo sfondo

Matala

Matala

Brindando sul lungomare di Plakias

La costa a sud di Creta è particolarmente affascinante ed uno dei luoghi che ci ha stupito di più è stato la spiaggia di Preveli
Non lontana da Plakias, si raggiunge dopo una discesa di media difficoltà lungo un percorso fatto di gradini scavati nella roccia. 
Nel graduale incedere verso il mare si ammirano scorci panoramici davvero suggestivi. 
La spiaggia presenta un tratto ampio e sabbioso ed altri più intimi e naturali ricavati nelle insenature rocciose. La sua peculiarità sta tuttavia nella presenza della foce di un fiume che versa a mare le proprie acque ed in quella di una foresta di palme che segue il tratto interno del fiume ed è percorribile a piedi per un tratto di discreta durata. Il percorso tra le palme ci ha riportato ai paesaggi tropicali del Centro America e apriva suggestivi scorci sul Canyon che ospitava il fiume.

Lasciata Preveli ci siamo spinti con l'automobile attraverso le pareti rocciose della gola di Kotsifu per poi far tappa nella taverna Iliomanolis per la cena. 
In questa trattoria non esiste menù cartaceo, bensì i proprietari ti portano direttamente in cucina per scegliere i piatti dopo aver mostrato le pietanze disponibili con tanto di accurata descrizione. I prodotti sono figli della tradizione contadina locale e i sapori sono buoni e intensi.

Le ultime luci del giorno godute dalla terrazza di casa ci hanno permesso di meditare sull'intensità di questa terra e sulla fortuna di poterla esplorare.

Preveli

Preveli

Foresta di palme a Preveli

Foresta di palme a Preveli

Foresta di palme a Preveli

Gola di Kotsifu

Vista da casa a Myrthios


L'indomani eravamo pronti per nuove tappe ubicate nel sud dell'isola. Ci siamo diretti verso Hora Sfakion, uno dei porticcioli principali della zona, da cui si prende l'imbarcazione per Loutro.
Al costo di 6 Euro a persona e dopo circa tre quarti d'ora di un tragitto che ci ha permesso di apprezzare il profilo costiero, siamo arrivati a destinazione.

Loutro ha mostrato da subito la sua bellezza e magia: un villaggio immerso in una baia, protetta dalle montagne da un lato e dal mare blu intenso dall'altro. Il colore e l'architettura delle case richiamava lo stile della Grecia insulare, con il bianco dominante contornato dal blu e strutture mai invasive per il paesaggio.
Abbiamo trascorso qui un paio di ore tra un bagno nelle acque fresche e del sano ozio stesi sui ciottoli.

La giornata è proseguita con l'hiking che ci ha portato da Loutro alla spiaggia di Marmara.
Il percorso ha seguito per una prima parte il tratto costiero, aperto e ventoso, per poi inerpicarsi su una cima ben al di sopra del livello del mare, da cui siamo scesi verso la spiaggia di Marmara con un non facile hiking sul costone roccioso della montagna.
Un bagno nelle acque limpide e fredde ci ha rigenerati dopo la lunga camminata.

La giornata si è poi conclusa con il ritorno in barca verso Horas Fakion (8€ a persona), la visita alla gola di Aradena con il percorso suggestivo sul ponte sospeso ed una cenetta a lume di candela sul terrazzino di casa.

Loutro

Loutro

Loutro

Loutro

Loutro

Trekking da Loutro a Marmara

Trekking da Loutro a Marmara

Trekking da Loutro a Marmara

Trekking da Loutro a Marmara

Spiaggia di Marmara

Ponte sulle gole di Aradena


L'ultimo giorno nel sud di Creta lo abbiamo dedicato alle spiagge di Triopetra ed Agios Pavlos. La prima prende di nome dai tre faraglioni che si stagliano a mare dal promontorio che divide il litorale in due parti: una ampia e ventosa e l'altra più raccolta, meno interessante, ma più godibile.

Agios Pavlos presenta diverse insenature, un paio selvagge ed incontaminate, mentre un'altra è  protetta da una piacevole baia ed organizzata con qualche ombrellone ed un bar i cui gestori sono stati simpaticissimi.
La giornata si è conclusa nel migliore dei modi con cena panoramica sulla baia di Plakias nel ristorante Mariou, uno dei più buoni dell'intero percorso cretese.

Triopetra

Triopetra

Spiaggia Akoumianos

Agios Pavlos

Agios Pavlos

Cena al tramonto da Mariou



Ovest di Creta
Forse non a caso abbiamo lasciato le tappe occidentali dell'isola negli ultimi giorni di viaggio.
Abbiamo fatto base a Kissamos per quattro notti in una struttura semplice, ma con camera pulita e col terrazzino vista mare.
Nel giorno di trasferimento dal sud abbiamo eletto come prima tappa il Lago Kournas
Non lontano da Rethimno, questo specchio lacustre non ha presentato tratti particolarmente affascinanti, tanto da farci porre qualche dubbio sulla cospicua presenza turistica.
Abbiamo fatto comunque una piccola passeggiata lungo una porzione di lungo lago per sgranchire le gambe e siamo poi ripartiti alla volta della spiaggia di Falasarna.

Ampia e sabbiosa, presenta il suo lato più interessante nei pressi del piccolo promontorio roccioso che la divide in due.
Tra gli scogli si creano infatti piccole insenature sabbiose che spiccano per il colore rosaceo dei granelli, dovuto alla presenza di particolari pigmenti insiti di questi insediamenti geologici.

Nel tardo pomeriggio ci siamo poi diretti verso il paesino di Kaliviani dove abbiamo ottenuto utili informazioni per la visita alla laguna di Balos, prevista per l'indomani, ed in cui abbiamo cenato nell'ottima taverna Gramboussa con vista magnifica sui campi coltivati.

Lago Kournas

Falasarna

Falasarna

Falasarna

Taverna Gramboussa

Dal terrazzino di casa a Kissamos



Ci sono date specifiche che un viaggiatore tende a ricordare con maggior enfasi a causa dell'intensità dell'esperienza vissuta.
Per noi il 14 Giugno 2022 ha rappresentato il giorno in cui abbiamo goduto dell'intensità della Laguna di Balos, uno dei più begli esempi di paesaggio marino e lagunare al mondo.

Il trekking che dal parcheggio porta al livello della laguna è esso stesso un esperienza, grazie ai tanti scorci panoramici su questo tratto di mare diviso in due dal lembo di terra che lo collega ad un iconico isolotto.
È naturale fermarsi più volte per contemplare il paesaggio e scattare qualche foto.
Una volta arrivati alla baia, si può godere dell'esperienza bivalente di trovarsi in acque lagunari da un lato e in mare aperto dall'altro.
L'isola di Gramboussa all'orizzonte completa un quadro paesaggistico di rara bellezza.

Balos va sicuramente visitata nelle prime ore del mattino (così come abbiamo fatto), quando il livello di antropizzazione è ancora basso e le sue acque sono calme e placide.
Con l'avanzare del giorno il territorio viene invaso dai turisti che sbarcano dalle navi dedicate ai tour organizzati, perdendo così una parte del suo naturale fascino.
Il rientro dalla laguna è stato tutto in salita, ma la meraviglia delle ore spese in questo luogo ha quasi del tutto annullato la fatica.
Una mattinata così intensa è stata poi chiusa con un pranzo a base del miglior Souvlaki di Kissamos.

Laguna di Balos

Laguna di Balos

Laguna di Balos

Laguna di Balos

Laguna di Balos

Laguna di Balos

Laguna di Balos

Laguna di Balos

Laguna di Balos



Nel pomeriggio ci siamo dedicati alla visita della città di Chania che presenta un centro storico grazioso e arricchito da tante botteghe artigianali e ristorantini.
Anche la passeggiata lungo il molo è stata piacevole e culmina con la presenza di un faro veneziano molto fotogenico al tramonto.

Chania non mi ha tuttavia lasciato buone sensazioni a causa dell'eccessiva presenza di un turismo poco consapevole e della cattiva educazione da parte di alcuni avventori stranieri verso i gentili artigiani e negozianti locali.
Abbiamo reso giustizia a questo luogo allontanandoci dall'affollato centro e cenando a base di pesce in una trattoria lungo il molo frequentata da soli greci.

Chania

Chania

Chania

Chania

Molo di Chania

I love Souvlaki


Con Balos pensavamo di aver raggiunto il picco in quanto a bellezza tra i paesaggi Cretesi, ma la spiaggia di Elafonissi, visitata il giorno successivo alla laguna, è riuscita a lasciarci a bocca aperta.
Anch'essa presenta un tratto lagunare che si fonde con il mare e vanta il suo fiore all'occhiello in un piccolo isolotto raggiungibile a piedi via mare dalla spiaggia principale.

Siamo giunti in prima mattinata e  questo ci ha dato la possibilità di godere a pieno della passeggiata lungo il bellissimo tratto di costa dell'isolotto, grazie alla bassa presenza di persone in queste ore del mattino.

Un'acqua del mare cristallina e dai colori cangianti ed un profilo di sabbia rosa mista alle rocce della costa ci hanno fatto paragonare spesso questo luogo a paradisi esotici e tropicali.
Il paragone è assolutamente all'altezza, con l'unica differenza data dalla temperatura dell'acqua, decisamente più fredda nel mare greco.

Elafonissi

Elafonissi

Elafonissi

Elafonissi

Elafonissi

Elafonissi

Elafonissi

Elafonissi


A metà giornata abbiamo deciso di trasferirci nella vicina spiaggia di Kedrodasos e, tornando verso il parcheggio per recuperare l'auto, ci siamo resi conto di come sia stata affollata Elafonissi nell'arco della mattinata oltre ogni logica.
A volte penso se porre un limite al numero giornaliero di ingressi su queste spiagge potrebbe aiutarne a preservare l'integrità dei luoghi.

Se pensavamo tuttavia di aver esaurito il nostro carico di meraviglia, l'arrivo a Kedrodasos è riuscito ancora una volta a spalancare i nostri occhi. 
Distante pochi chilometri da Elafonissi, si raggiunge con un trekking tra la macchia di vegetazione locale. 
La prima caratteristica che salta all'occhio è la densa presenza di alberi dalle chiome verdi che formano una barriera al di là della quale si apre la vista su una baia paradisiaca. Bella, infinitamente bella, sono gli aggettivi che riecheggiano nell'anima per definire Kedrodasos. Questa sensazione di meraviglia è acuita dalla minor fama rispetto alla vicina Elafonissi e quindi da nessun tipo di aspettativa pre costituita nell'immaginazione. 
Abbiamo speso  ore piacevoli su questa spiaggia, alternando passeggiate lungo il litorale a bagni nelle sue acque limpide e freschissime.
Ci siamo separati da questa bellezza solo per evitare un'insolazione dovuta alle troppe ore di esposizione.

Nella stessa giornata siamo riusciti a dedicare del tempo al monastero di Chrysoscalitissa, nella cui chiesetta siamo stati cullati dai canti spirituali di due sacerdoti ortodossi.

Kedrodasos

Kedrodasos

Kedrodasos

Kedrodasos

Kedrodasos

Kedrodasos

Kedrodasos

Monastero di Chrysoscalitissa


L'ultimo giorno in terra cretese ci ha visto esplorare la penisola di Aktrotiri, ad est di Kissamos e che ospita Chania ed il suo aeroporto.
Meno nota di Balos ed Elafonissi, Akrotiri ha offerto ottimi spunti di visita come quello al monastero di Gouvernetos e a quello di Katholico, raggiungibile dal primo attraverso uno spettacolare e piuttosto impegnativo trekking in una gola montuosa che porta direttamente al mare.
Quest'ultimo luogo di culto è stato ricavato direttamente nella roccia e si presenta in maniera molto suggestiva. È circondato da piccole caverne in cui si rifugiavano gli eremiti secoli fa e che poi sono state adibite a tombe dei monaci della zona.

La struttura monasteriale più celebre della penisola è quella di Agia Triada, a pochi minuti di automobile daGouvernetos, e che è stata anch'essa oggetto di nostra visita.

Non è mancato in questa giornata il momento più fotogenico e suggestivo da un punto di vista paesaggistico: l'insenatura marina tra le rocce montuose di Seitan Limani (spiaggia del diavolo) è un vero spettacolo da cartolina. 
I tornanti per raggiungerla sono essi stessi parte dell'esperienza: stretti e ripidi, con vista mozzafiato, portano al parcheggio da cui abbiamo avuto modo di ammirare la meraviglia dell'insenatura dall'alto. Carolina è scesa anche nella gola per un bagno nelle sue acque fresche, mentre io sono rimasto a godermi lo spettacolo da un livello superiore.

Nel tardo pomeriggio ci siamo concessi l'ultimo bagno nel mare di Creta presso la spiaggia di Marathi.
Meno celebre e interessante delle precedenti, ci ha comunque offerto la possibilità di rilassarci ed apprezzare le sue acque limpide nonostante fosse di maggior accesso per famiglie e gruppetti di turisti.

La chiusura del nostro viaggio è coincisa con una cena a base di pesce in riva al mare a Kissamos, brindando al papà di Carolina che in questo 16 Giugno avrebbe celebrato il suo compleanno e avrebbe sicuramente apprezzato questo modo per festeggiare.

Monastero di Gouvernetos

Monastero di Gouvernetos

Trekking verso Katholico

Trekking verso Katholico

Monastero Katholico

Monastero Katholico

Monastero Katholico

Katholico

Agia Triada

Agia Triada

Agia Triada

Agia Triada

Agia Triada

Seitan Limani



Marathi

Kissamos

Happy Birthday Claudio

Arrivederci Creta...ci mancherai


Siamo tornati da Creta con la consapevolezza di aver scoperto e vissuto un angolo di Grecia inaspettato e ricco di tanti elementi. 
Tra questi non dimenticheremo la cordialità delle persone, il sapore dei cibi locali, l’accessibilità aperta a tutti per luoghi di rara bellezza, il suo mare sempre limpido e cristallino, le spiagge dal profilo iconico e le gole montuose imponenti e suggestive.
Abbiamo portato a casa tutto questo e lo custodiremo gelosamente nei nostri animi e nei nostri ricordi.